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Cuba arresta un’oppositrice mentre va a una Messa per pregare per i suoi cari, prigionieri politici

Sonia Álvarez Campillo detida em Cuba ao ir à Missa

Sonia Álvarez Campillo | Facebook

Francisco Vêneto - pubblicato il 22/10/22

“Un'altra domenica di repressione per essere andata in chiesa a chiedere libertà per mia figlia e mio marito, e per tutti i prigionieri politici”

La dittatura di Cuba ha arrestato l’oppositrice Sonia Álvarez Campillo mentre si stava recando alla Santa Messa domenica 16 ottobre per pregare per i prigionieri politici sull’isola, in particolare suo marito, Félix Navarro, e la figlia, Saily Navarro.

Attivista e democratica

Sonia è stata detenuta irregolarmente per circa due ore ed è stata rilasciata dopo aver pagato una multa di 150 pesos, come ha denunciato lei stessa attraverso la sua rete sociale, assumendosi i rischi derivanti dal mettere in discussione pubblicamente il Governo comunista.

“Patria e vita”, ha aggiunto, concludendo la sua denuncia.

Il marito e la figlia di Sonia, Félix e Saily Navarro, sono stati condannati a marzo rispettivamente a nove e sette anni di prigione per essersi opposti al regime comunista che martirizza l’isola dal 1959.

Entrambi hanno partecipato alle marce storiche dell’11 luglio 2021. Félix, come “aggravante”, è membro del Partito per la Democrazia Pedro Luis Boitel, che si oppone apertamente alla dittatura cubana.

Sonia Álvarez era già stata arrestata in varie occasioni dalla dittatura cubana mentre si stava recando a Messa. Il 18 settembre aveva registrato:

“Un’altra domenica di repressione per essere andata in chiesa a chiedere libertà per mia figlia e mio marito, e per tutti i prigionieri politici. Sono stata multata di 150 [pesos]. Patria e vita”.

Sonia fa parte del movimento Damas de Blanco, composto da donne cubane che lavorano per la liberazione dei prigionieri politici e per la democrazia nel Paese. Il movimento è stato fondato nella cosiddetta “Primavera Nera” del 2003, quando Fidel Castro ha fatto arrestare 75 oppositori e li ha condannati sommariamente a pene durissime, fino a 30 anni di prigione, per il semplice fatto di essere oppositori.

Félix Navarro era già tra i condannati di quell’operazione.

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