Palme e corone sono state usate per secoli come simboli della vittoria della fede
Da San Sebastiano, colpito da centinaia di frecce, a San Lorenzo, bruciato vivo, i martiri sono ricordati per la morte brutale che hanno sopportato. Il martirio in sé, però, non è solo un crudele atto di violenza. È considerato la vittoria ultima del bene sul male, con i martiri che hanno scelto di offrire la propria vita per Dio. Per questo motivo, quando si tratta di simboleggiare il martirio nell’arte gli artisti optano spesso per simboli positivi, come le foglie di palma o le corone d’alloro.
Nell’arte medievale era comune per i pittori ritrarre immagini della morte del martire con una figura alata, a simboleggiare la Vittoria, con una corona. Ad esempio, il mosaico sul lato destro della navata nella chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna mostra una processione di vergini martiri che tengono in mano delle corone e ghirlande di petali bianchi in mano. Tra una martire e l’altra c’è una rappresentazione iconica di una palma.