Sono dolci che, secondo la santa “nutrizionista”, aiutano il nostro sistema nervoso, grazie ad una serie di ingredienti "utili"
Farro e cannella sono gli ingredienti principali di un dolce che fa bene ai nostri nervi. Li distendono e li nutrono. Lo garantisce la monaca “nutrizionista” dell’XI secolo, Santa Ildegarda da Bingen, famosa per i suoi consigli sul mangiar sano.
Un cibo cui la monaca tedesca attribuisce poteri enormi è un cereale, il farro, considerato “caldo e sostanzioso e anche il più delicato”. Nutritivo e facilmente digeribile “rigenera il sangue, distende i nervi e dispone l’uomo al buonumore” in qualunque modo venga cotto, anche come pane. Una minestra di semolino di farro il cui brodo sia stato ottenuto facendo bollire per circa quattro ore un chilo di piedi di vitello sarebbe un rimedio per chi soffre di problemi tendinei.
Del farro, cereale antichissimo originario forse della Palestina e di là giunto nell’antico Egitto (ne sono prova i ritrovamenti nelle tombe dei faraoni), la santa dice “E’ il migliore dei cereali… A chi lo mangia dona una giusta struttura muscolare e buon sangue”. Ed in effetti il farro è considerato dai nutrizionisti una buona fonte di proteine, ferro, selenio, acido fitico e potassio. Il suo elevato contenuto in fibre ne fa un prezioso alleato della funzionalità intestinale.